a cura di Alberto Calamai G.A.E. di Ufficio Guide
L'Isola è in parte dle Ministero dell'Ambiente che l'ha acquista all'asta nel 2004 in seguito al fallimento della Società Porto Romano proprietaria dell'Isola, precedentemente e sempre all'asta la Regione Toscana aveva acquista l'area della villa Romana, l'altra parte dell'Isola appartiene ad un consorzio di propritari di quello scempio che è il villaggio turistico costruito negli anni '60.
A forma di mezzaluna, estesa per circa 260 ettari, dista dal Giglio 15 km e 12 dall'Argentario, è l'isola più meridionale dell'Arcipelago Toscano si trova nel Comune dell'Isola del Giglio.
La costa si presenta frastagliata e rocciosa, interrotta da solo due spiaggie: Cala dello Spalmatoio a Nord-Est e Cala Maestra a Nord-Ovest:
Il clima è particolarmente mite d'inverno, come testimoniano le numerose piante tropicali (euforbie, palme ed orchidee selvatiche) e gradevolmente ventilato d'estate.
In epoca romana, Giannutri appartenne alla famiglia degli Enobarbi, che vi costruì una splendida villa, rivestita di marmi pregiati.
I resti della villa romana, da alcuni anni, non sono visitabili, tutta l'area è recintata con cartelli di divieto d'accesso,
la macchia si sta estendendo e tutto il complesso è in via di progressivo disfacimento.
Ufficio Stampa - Giunta Regionale Toscana, Comunicato stampa del 23/01/2004
... Ora che la Villa ha di nuovo un proprietario disposto a prendersi cura della sua conservazione e del suo ruolo nel panorama di siti archeologici della Toscana, dobbiamo pensare a far nascere e crescere rapporti costruttivi di collaborazione tra Regione, Ministero per i beni culturali e le attività culturali e Parco nazionale dell’arcipelago toscano. Ora che l’intero sito archeologico è tornato ad essere di proprietà pubblica, in accordo con le altre istituzioni dovremmo studiare un modo per promuovere l’area. Un ruolo chiave in questo senso potrà essere svolto anche dalla Provincia, che si è dimostrata interessata a partecipare attivamente alla valorizzazione della Villa, e dalla Soprintendenza archeologica, che è l’unica ad avere le competenze necessarie per assicurare l’assistenza tecnico-scintifica di cui il sito ha bisogno”.
il biglietto di ingresso costa 8,00 euro per persona,
a nosto avviso una cifra veramente esagerata.
L'Isola si raggiunge con il servizio effettuato dalla compagnia di navigazione Maregiglio che ha sede a Porto Santo Stefano da dove partono le motonavi, nella stagione estiva esiste anche un servizio direttamente da Giglio Porto.
Lo sbarco avviene generalmente alla cala dello Spalmatoio, alcune volte, secondo il vento, la nave può attraccare alla cala Maestra.
Qui si trova l'unica spiaggetta dell'isola dove è possibile fare il bagno, il resto della costa si presenta roccioso e di difficile accesso al mare.
Sull'isola non vi sono alberghi, esiste un esercizio commerciale a Cala Maestra ed uno stagionale nel villaggio turistico, in tutta l'isola è vietato il campeggio,
Le escursioni possibili ci consentono di raggiungere le due estremità dell'isola, la punta S. Francesco e la punta del Capel Rosso.
Dalla cala dello Spalmatoio si sale attraversando il villaggio turistico fino ad uscirne ed arrivare sull'unico stradas terrata presente sull'isola, andando verso ovest e passando dall'eliporto e in circa 10 minuti si arriva a Cala Maestra e alla villa Romana.
Dall'eliporto parte una strada sterrata che conduce in circa 50 minuti a Capel Rosso la punta più meridionale dell'isola con il faro ed una struttura in precario stato.
Dallo Spalmatoio in direzione opposta a quella per andare a cala Maestra si trova la punta S. Francesco, vi si arriva in circa 40 minuti attravesando machhie di euforbia che in primavera hanno dei colori bellissimi.
Per organizzazioni di visite con la guida
giugno 2006.
Sede: via delle Lame, 35/A20 - 50126 Firenze
realizzazione a.calamai Agg.:
23-Nov-2023