La Riserva è gestita dal reparto
Carabinieri biodiversità di Lucca
che ne stabiliscono le regole di accesso
L’Orrido
di Botri è una spettacolare gola calcarea alle
pendici dei monti Rondinaio e Tre Potenze con ripide pareti scavate
in profondità dalle fredde acque dei torrenti Mariana e
Ribellino, che si congiungono poi formando il Rio Pelago.
Nel periodo estivo, quando la portata delle acque è minore
e la temperatura un po’ più mite, è possibile risalirne
il tratto finale, da Ponte a Gaio al “Salto dei Becchi.
Al suo interno la vegetazione è distribuita secondo una
stratificazione verticale, con i livelli più umidi e freddi
alla base dove predominano i muschi e le felci, sostituiti mano
a mano che si sale verso l’alto dai livelli più temperati,
dove si incontrano piante di aquilegia e silene in mezzo ad estese
faggete.
Le impervie pareti dell’orrido arrivano in alcuni punti fino a
200 m. di altezza,
e da sempre costituiscono un sito di nidificazione
ideale per l’Aquila Reale.
Le visite partono da Ponte a Gaio, unico accesso alla gola, dove si trova il centro accoglienza dei Carabinieri Forestali e la biglietteria.
A causa dei frequenti guadi e del fondo scivoloso, è obbligatorio l'uso del casco protettivo e sono obbligatorie scarpe da trekking.
Per la tutela dell'ambiente naturale e per l'incolumità degli escursionisti, la Riserva è aperta da giugno a settembre, in altri periodi è vietato l'accesso.
La Guida non è obbligatoria per l'accesso al canyon
Nell'alveo del torrente non possono entrare i cani.
Il ritrovo con le Guide è a Ponte a Gaio dove viene consegnato il casco ad ogni patecipante e appena pronti inizierà la visita; la
Guida illustrerà brevemente come si svolgerà la visita,
quali sono le regole all'interno della Riserva, verranno fornite informazioni
relative alla formazione geologica del solco più importante
della Toscana, alla vegetazione e alla flora presente.
Le guide conoscono bene il territorio e vi racconteranno, oltre agli aspetti naturalistici, di curiosità
e aneddoti locali.
Da Ponte a Gaio si accede al letto del Rio Pelago.
Al “Salto dei Becchi;” il canyon diventa più stretto ed angusto e non e' possibile proseguire, qui termina la nostra escursione e si si ritorna a Ponte a Gaio per
il medesimo percorso.
Note:
è necessario sapersi muovere nel letto del torrente, sono sconsigliati
i bastoncini da trekking,
i bambini che si aggregano al gruppo degli adulti dovranno essere in grado di muoversi e camminare autonomamente nel letto del torrente e senza che debbano essere presi per mano, il percorso è indicato ai maggiori di 8-10 anni.
durata totale escursione: 3 ore circa più le soste fra andata e ritorno
All'interno del
canyon è obbligatorio l’uso del casco protettivo
e indossare scarpe da trekking, (NO SANDALI, NO SUPERGA, NO SCARPE
DA SCOGLIO)
sono consigliati: pantaloni corti e una felpa.
Su richiesta dei Carabinieri ovrà essere firmata una liberatoria prima dell'ingresso.
In caso di allerta giallo e di condizioni meteo che mettano in pericolo i visitatori e a discrezione dei Carabinieri - Forestali responsabili della sicurezza l’accesso non sarà consentito.
Le guide daranno comunicazione per email di eventuali divieti di ingresso per allerta meteo entro la sera precedente la vista, mentre non potranno dare notizie preventivamente per divieti improvvisi decisi dai responsabili della sicurezza.
A Ponte a Gaio c'è una trattoria (il Nido dell'Aquila 0583 80022) dove si possono mangiare coccoli (pasta fritta) affettato, formaggio e vino e prodotti tipici oppureè possibile fare il pic-nic nel prato
Ritrovo:
secondo l'orario stabilito direttamente in località Ponte a Gaio, dopo l'iscrizione,
che deve essere fatta esclusivamente on-line, verrà inviata la mappa con le indicazioni per la visita e per arrivare sul posto.
Chi non sarà presente all'orario stabilto perderà il diritto di accesso non decadendo l'obbligo del pagamento della visita guidata.
Quota di partecipazione:
€. 22,00 per persona, per i bambini da 8 a 11 anni euro 14,00, salvo regolamento diverso da quello dello scorso anno.
il costo è comprensivo del casco protettivo necessario per l'ingresso;
Secondo il regolamento l'accesso è contingentato
per informazioni sulle visite in autonomia o altro
telefonate al reparto UTB
dei Carabinieri Forestali di Lucca
che gestisce la Riserva
per informazioni sulle visite in autonomia o altro
telefonare al reparto UTB
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